Eliminare le macchie della pelle

Le discromie o macchie della pelle sono una modificazione del colorito cutaneo, che può essere circoscritta o diffusa. Il colore della cute dipende in primo luogo dalla melanina, un pigmento che è responsabile dei cinque colori base della pelle e dei capelli: nero, bruno, rosso, giallo, bianco (assenza di melanina).

Altre due sostanze che contribuiscono al colorito cutaneo sono l’emoglobina ed i carotenoidi, pigmenti gialli prodotti dalle piante che si accumulano nell’epidermide e nel tessuto sottocutaneo.

Tra le tipologie di macchie sulla pelle più conosciute, ricordiamo: vitiligine, Pityriasi Versicolor, lentiggini, efelidi, macchie della pelle durante la gravidanza.

Le modificazioni del colore della pelle sono legate nella maggioranza dei casi ad una alterata distribuzione della pigmentazione melanica e possono essere distinte in due grandi gruppi:

– ipermelanosi o ipercromie caratterizzate da un incremento della melanina della cute;
– ipomelanosi con riduzione o assenza del pigmento dalla cute.

I trattamenti per le eliminare macchie del viso e corpo sono:

Quando sono visibili i risultati?

I risultati sono visibili dopo 2 o 3 trattamenti e continuano a migliorare per 6 mesi.

Quanti trattamenti sono necessari?

Un ciclo di trattamento comprende 3-5 sedute, a distanza di 3-4 settimane, e 1-2 sedute di mantenimento ogni 6 mesi.

Non è necessaria degenza e i pazienti non devono interrompere le normali attività lavorative e sociali

Quali sono le cause delle macchie della pelle

Le cause delle ipermelanosi possono essere sia di natura genetica che ambientale. I fattori scatenanti più frequenti sono l’esposizione ai raggi ultravioletti (sia solari sia da sorgenti artificiali); l’assunzione di farmaci fotosensibilizzanti o fototossici; l’applicazione di cosmetici, profumi o cerette che generano in soggetti predisposti una iperpigmentazione post-infiammatoria; fattori ormonali, in particolare gli ormoni estrogeni e progesterone. L’ipermelanosi colpisce più frequentemente le donne in età feconda, poiché gli ormoni estrogeni e il progesterone giocano un ruolo importante in questa patologia. Non è dunque un caso che la maggior parte delle diagnosi di ipermelanosi avvenga in donne in terapia ormonale a scopo terapeutico o contraccettivo o nelle donne in gravidanza per le quali, in questo caso, si parla di «melasma gravidico» o «cloasma».

Le ipermelanosi più comuni sono le lentigo senili ossia delle macchie color bruno, spesso di forma rotondeggiante, che compaiono dopo i 40 anni legate ad una fotoesposizione cronica e il melasma, che si presenta con macchie brune non perfettamente simmetriche che interessano solitamente la regione centrofacciale prevalentemente il labbro superiore, gli zigomi e la fronte, talvolta naso e mento, molto spesso associate a gravidanza.

Studio medico Dr. Gessati

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